Starry torna con un nuovo singolo.
The Church parla di un fantasma in particolare, uno con cui l’inizio di relazione era particolarmente idilliaco, con chimica e intesa alle stelle. Ci si trova in questo rapporto uniti dal proprio passato e va tutto bene, finché non ci si accorge che la distanza, sia fisica che emotiva, è in realtà troppo grande, almeno da una parte.
Quindi finisce tutto in fretta, con le promesse fatte e le parole dette nella foga del momento buttate al vento. Il tempo a disposizione è finito e rimane solo un ricordo.

Bio
Canto da sempre, fin da quando io e mia sorella ci mettevamo davanti al computer a duettare sulle canzoni della Disney. Ho fatto parte di alcuni cori, come quello del liceo Classico di Asti, in cui ho avuto anche qualche parte da solista. Ho cominciato a scrivere canzoni in inglese nel 2016 circa, prendendo come ispirazione Taylor Swift, per poi ampliare le mie influenze con gli anni. Nel 2020, durante la prima quarantena, ho cominciato a sperimentare con Ableton in casa, producendo e registrando cover e canzoni originali per un progetto che ho denominato Spectrum, con tre canzoni per ogni colore, dal rosso al rosa. Finito quello, ho raccolto i migliori inediti che avevo scritto dal 2016 in poi e li ho riarrangiati e riregistrati, creando un album completamente selfproduced chiamato Cosmosis, distribuito indipendentemente sulle piattaforme digitali, uscito il 19 giugno 2021. Dopo l’estate ho pubblicato anche un EP di tre cover, sempre prodotto da me, chiamato Dancing with ghosts, che ha influenzato la direzione che voglio che la mia musica prenda da ora in poi.