Senza dubbio una delle migliori voci della sua generazione, il sensazionale vincitore di due Grammy® Gregory Porter ha finalmente – dopo lunga attesa – varcato la soglia di uno studio di registrazione per incidere il nuovo singolo ‘Revival’, da oggi disponibile su etichetta Decca Records/Blue Note. E sempre oggi viene annunciata l’uscita del nuovo album (il sesto realizzato in studio) ‘All Rise’ il prossimo 17 aprile.Facendo seguito al precedente album (arrivato ai vertici delle classifiche mondiali), il prossimo disco rappresenta per Porter il ritorno al suo talento di songwriter, con testi scritti “a cuore aperto”, intrisidi una visione filosofica ispirata alla vita quotidiana, che si accordano ad un perfetto mix di jazz, soul,blues e gospel per arrivare ad un messaggio universale. Il primo singolo, ‘Revival’, è rivelatore: vi compare il tipico hand-clapping, una vera firma per Gregory. Ascolta questo brano – un gospel irrefrenabile – e prova a negare di esserne contagiato. E questo è solo uno dei tanti momenti di pura gioia nel nuovo album. ‘All Rise’, prodotto da Troy Miller (già con Laura Mvula, Jamie Cullum, Emili Sandé) mostra l’evolvere dell’arte di Porter in direzione diuna maggiore empatia, emozione, capacità di comunicare ai livelli più profondi.
“Sì, diciamo che sono cresciuto”, dice Gregory a proposito del brano, che unisce i talenti dei suoi leali compagni di avventura di sempre con una sezione fiati e un coro di 10 voci. “Per me – spiega – il messaggio sta nel percorrere la via della nostra esistenza con paure e dubbi, fino ad arrivare a un punto in cui capisci di potere fare affidamento su qualcosa di concreto: le semplici, silenziose cose chesono la nostra realtà… e quando riesci a dominare la realtà, finisce la paura.”
A partire dal suo esordio di risonanza mondiale del 2013, ‘Liquid Spirit’ (Blue Note), che ha conseguito il Grammy® come “Best Jazz Vocal Album”, Gregory non ha mai abbandonato le legioni di fan in tutto il mondo, sia collaborando con Disclosure in ‘Holding On’, pubblicando un successo dance come ‘Liquid Spirit – Claptone Remix’ (popolarissimo ad Ibiza), vincendo un nuovo Grammy® con ‘Take Me to the Alley’ (2016), o rivelando la sua storia personale nell’affrontare il repertorio di Nat “King” Cole. Porter è tuttora sorpreso di tanto successo, ma ha una teoria: “Fin da bambino mi sono confortato da solo, grazie alla mia voce. E penso che lo stesso valga per gli altri. Cerco di
rimarginare le mie ferite con queste canzoni.”
Gregory ha non solo fatto storia riportando il jazz al grande pubblico: ha anche calcato le scene dei teatri più prestigiosi di tutto il mondo (compresa la mitica Pyramid stage di Glastonbury), si è esibito per la regina Elisabetta, è apparso nei più seguiti programmi TV e ha curato personalmente la serie ‘Gregory Porter’s Popular Voices’ in onda su BBC Four. In più, nel 2019 ha lanciato il suo personale podcast ‘The Hang’, in cui ha ospitato artisti come Annie Lennox e Jeff Goldblum.
Come sempre, Gregory Porter cerca di aprirsi un varco tanto fra i confini fra generi musicali quanto fra le difficoltà della vita, offendo a tutti e in ogni occasione la sua ricca, profonda voce e la sua esuberante personalità. E fortunati noi che sia così.