Dopo l’approdo in Italia della hit Numb – il brano dell’anno – è tempo di andare oltre.
Dotan, l’artista olandese dai natali israeliani e la voce gentile, è una delle poche note positive di questo 2020 infausto. La sua musica introspettiva e intima ha saputo contagiare il pubblico nazionale come un virus (questo sì) benevolo.
In attesa di ritrovarci uniti sotto un palco – come esige la musica, come pretende la vita vera – possiamo godere di nuova speranza con la musica targata Dotan.
L’Ep Numb racchiude 4 brani (tra cui l’omonima Hit), in perfetta linea di continuità con la title track. Ancora una volta l’elettronica e il mondo acustico convolano a nozze: a benedire il sodalizio ci pensa la voce aggraziata di Dotan, esattamente nel mezzo.
I versi carezzevoli sussurrati sono spunti di riflessione che sa di confessione, e su questo aspetto il nuovo singolo apripista dell’EP No Words, si fa manifesto ideale.

No words, Silence, I just let the music speak

Un gioco sottile, all’apparenza contraddittorio: nel songwriting di Dotan le parole hanno peso pari alla massa di un pianeta, e lasciare il verbo alla sola musica senza parole – come da titolo – è una sciarada in cui la privazione stessa di esse diventa poetica.