“Il Grande minimo solare” è il singolo che segna il ritorno sulle scene di Beatrice Antolini, a tre anni
di distanza dal suo ultimo brano “IMTHEPILOT” (Lullabit, 2019) e a quattro dal disco “L’AB” (La
Tempesta, 2018).
L’indifferenza è peggiore dell’odio e in quest’epoca arriva a livelli intollerabili. Ne è metafora il testo della
canzone che allude alla teoria scientifica-astronomica (in linea con l’opposizione fra scienza e
humanitas su cui rifletteva “L’AB”) secondo cui ogni 11 anni il sole compie un ciclo che giunge a un
minimo della produzione di macchie solari, con conseguente diminuzione delle temperature sulla terra e
la possibile creazione di piccole ere glaciali. Ecco, l’era glaciale è un riflesso della pavidità dei cuori,
dell’indifferenza, dell’ignavia dei nostri giorni. Siamo distratti: l’uomo si dimentica di sé, della sua verità
interiore, dell’apertura del suo cuore e smette così di conoscere anche le proprie responsabilità.
L’indifferenza è dunque figlia dell’oblio di sé, dell’assenza della nostra consapevolezza di ciò che siamo;
essa miete vittime, distrugge l’amore nel ghosting, le amicizie nell’apatia, l’interesse per ciò che ci
circonda nel gelo delle emozioni; nasce nel momento in cui viene meno la presenza, dove non c’è
cuore, e si mostra spaventosa col volto di una fredda era glaciale.

Bio
Comincia da bambina a suonare il pianoforte e a studiare la musica classica. Si appassiona presto a
tutti i generi musicali e allo studio di diversi strumenti iniziando ad autoprodursi ed arrangiare i propri
brani e mostrando sin da subito il suo poliedrico talento. Si trasferisce nel 2001 a Bologna, città dove
vive ancora oggi, dove studia, si laurea e contemporaneamente pubblica il suo primo album “Big
Saloon” arrangiato prodotto e registrato da lei stessa nel 2006 che riscuote un grande successo sia da
parte della critica che per i live che Beatrice inizia a proporre in tutto il territorio italiano con l’agenzia
DNA concerti che sarà suo partner per 10 anni. Il suo secondo album “A due” (Urtovox Rec.) è del 2008
ed è sempre arrangiato suonato e prodotto da Beatrice stessa e diventa il suo marchio di fabbrica.
L’album viene presentato e distribuito in Inghilterra e ottiene la copertina della rivista Il Mucchio
Selvaggio e il plauso della critica musicale. Sempre nello stesso anno partecipa al progetto “Il Paese è
reale” ed è ospite di importanti rassegne come il Moog Fest Europe, il concerto del Primo Maggio di
Roma e quello di Taranto, Italia Wave a Livorno, Musicultura a Macerata sempre come ospite e
rassegne anche all’estero come il Sonic Vision in Lussemburgo.
Sincronizza alcuni brani di “A due” nel film Febbre da Fieno distribuito da Walt Disney Pictures Italia ed
una serie canadese Lost Girl prodotta dalla Prodigy Pictures. Vince il PIMI 2009 come “migliore artista
solista”. Nel 2011 pubblica “BioY” (Urtovox Rec.) il suo terzo album prodotto e suonato sempre da lei
stessa. Nei primi mesi del 2013 registra il suo quarto album “Vivid” (Qui Base Luna) pubblicato poi a
maggio. Nel 2014 esce l’Ep “Beatitude” per La Tempesta Dischi. Lavora inoltre come produttrice
artistica e arrangiatrice e continua la sua produzione con il disco “L’AB”, sempre per La Tempesta
Dischi e anche stavolta suonato arrangiato e prodotto dalla stessa Antolini come tutta la sua
produzione. Dal 2018 è parte integrante della band di Vasco Rossi in qualità di polistrumentista. Nel
2019 esce il singolo “Imthepilot” che segna la continuità della sua carriera solista.